Chiesa 'S.Giovanni Paolo II'
Lido Gandoli - Taranto
- LOCALIZZAZIONE
- Leporano - Taranto
- INCARICO
- Progetto iconografico
- COMMITTENTE
- Arcidiocesi di Taranto
- ANNI
- 2016 (Progetto)
2023 (Inaugurazione)
L'incarico per il progetto iconografico della chiesa dedicata a S.Giovanni Paolo II in Lido Gandoli si è svolto mentre il progetto architettonico del complesso, redatto dall'arch. Angelo Trani, non era ancora completamente definito: questo ha consentito che le linee delle vetrate e del presbiterio, fortemente legate ai luoghi liturgici, si integrassero nelle pareti dell'Aula con continuità. Fulcro dell’ambientazione liturgica è la parete del presbiterio che richiama le linee esterne “a vela” della costruzione: delimitata dalle due forti vetrate, è segnata dal taglio orizzontale inclinato che conduce il segno dello Spirito, nella vetrata di destra, al Tabernacolo.
L’altare, in posizione centrale e rialzato da due gradini, ha la una decisa mensa superiore in pietra di apricena, su una base in travertino scuro con lavorazione molto grezza e materica, come gli scogli che scendono al mare alle spalle della chiesa.
L’ambone è caratterizzato dalle forme avvolgenti delle 'ali' in Travertino che circondano la colonna del leggio e definiscono il ‘luogo abitabile’, rialzato da due gradini e proteso verso l'assemblea. La lavorazione del fronte richiama la 'roccia' della Parola, fondamento biblico della vita che non muore.
Date le piccole dimensioni dell’aula, la Cappella del Santissimo si inserisce nella composizione spaziale dell’aula, delimitata dal movimento della parete curva del presbiterio. La porta scultorea del Tabernacolo esprime il segno del Pane Eucaristico: una linea diagonale rompe la materia con un’incisione, segno e memoriale di ogni celebrazione eucaristica, del pane spezzato.
Il Crocifisso–Risorto, così come lo ha definito l’autrice Federica Cavallin, prende forza, come una vela, dal soffio dello Spirito Santo. Il movimento del corpo proteso in una tensione verso il Padre rappresenta l’offerta del Figlio di Dio tutto donato e anticipa l’azione dello Spirito che si manifesterà in pienezza nella Resurrezione.
Le vetrate. Data la forte presenza del mare e del cielo, immediatamente visibili alle spalle della chiesa, la composizione ne riprende gli elementi rendendoli parte della dimensione sacra: cielo e mare esprimono che Dio è l’autore della vita e di tutto ciò che ‘dà’ la vita (la “terra” già clarificata e redenta dalla Presenza di Dio che la inabita). L’orientamento del presbiterio proprio ad ovest renderà particolarmente ricca di sfumature la vetrata con tutti i cambiamenti di tono del tramonto. La parte superiore della vetrata rimane per questo completamente trasparente.
L'altorilievo della Madonna con bambino è opera dello scultore Peter Kostner.