Chiesa 'San Nicola Vescovo'
Mondragone - Caserta
- LOCALIZZAZIONE
- Mondragone
- INCARICO
- Adeguamento Liturgico
- COMMITTENTE
- Diocesi Sessa Aurunca
- ANNI
- 2017 (Inizio Progetto)
2021 (Riapertura)
La costruzione della chiesa 'S.Nicola' di Mondragone si concluse nell’aprile del 1954. Nel progetto architettonico dell’architetto Gaetano Rapisardi, l’aula si presenta con un accogliente spazio quadrato su cui si erge l’imponente cupola. Alle esigenze statiche e strutturali che hanno reso urgenti i lavori di manutenzione straordinaria, si è affiancato il progetto di rinnovamento liturgico ed iconografico per rendere più funzionali e caratterizzati i luoghi fulcro della liturgia: il restauro dell'Aula, con una semplificazione delle cornici, dei colori, dei marmi, delle nicchie aggiunti nel tempo ha restituito allo spazio sacro una nuova essenzialità valorizzando i volumi del progetto originale.
Il progetto di adeguamento liturgico è stato frutto di un lungo e ricco percorso di dialogo tra la parrocchia, la diocesi e i progettisti con l’Ufficio dei Beni culturali ed Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto della CEI. Altare, ambone, tabernacolo e battistero sono nuovi, e nuova è anche l’ambientazione che li accompagna e che ne sottolinea il valore iconico.
Il lavoro di rinnovamento più radicale riguarda proprio il presbiterio: si è rimosso tutto l’apparato marmoreo del Tabernacolo centrale, dando una nuova centralità all’altare della celebrazione che è stato abbassato di un gradino e portato avanti, più vicino all’assemblea. Il nuovo altare è realizzato in un unico blocco di Travertino, appoggiato alla base come una grezza roccia da cui emerge la figura dell’Agnus Dei, si alleggerisce fino a raggiungere il piano perfettamente levigato e squadrato per la celebrazione.
L’ambone è posto in una posizione avanzata verso l’assemblea, e con il suo movimento avvolgente crea un luogo, lo spazio dell’annuncio della Parola in cui il lettore si sposta. Dal blocco di Travertino la scultura fa emergere la figura dell’Angelo che annuncia la ‘Buona Notizia'.
La Sede del Celebrante, anch’essa in Travertino massiccio, è stata collocata in una nuova posizione per permettere al sacerdote di essere più vicino all’assemblea.
La cappella dedicata all’adorazione del Santissimo è sul lato destro dell’aula: il rivestimento della parete è realizzato con lo stesso Travertino dell’altare, che delimita uno spazio dorato e luminoso in cui si inserisce il Tabernacolo. La porta del Tabernacolo, realizzata in bronzo dorato, è segnata da leggeri rilievi e pieghe della superficie che evidenziano una croce e richiamano la Luce della Resurrezione.
Alle spalle dell’altare due pareti convergono nello spazio centrale sul quale si trova il Crocifisso ambientato dalla grande pala d’altare. Il crocefisso ligneo storico della parrocchia, opera del 1971 di artigiani di Ortisei, è stato restaurato e ridipinto con cromatismo realistico dal restauratore Gianfranco Zarrillo di Capua.
La pala d’altare, realizzata in tecnica mista con intonaci materici con fibre e pigmenti naturali, foglia d’oro e mosaico, si propone come un completamento iconografico della crocifissione. Un basamento in marmo travertino raffigura la terra e il Golgota su cui la croce è stata inchiodata, mentre tutto il movimento superiore evoca l’effusione dello Spirito Santo scaturita dal mistero pasquale. Le linee con inserti di mosaico dorato segnano il movimento dello Spirito che vivifica tutto, e vari sono i richiami alla vita: primo fra tutti, sulla destra del pannello, l’albero della vita, le cui linee si intrecciano con i percorsi dello Spirito, e poi richiami materici alla roccia, alla terra, alla natura, all’acqua, alle reti: segni della vita che ogni giorno viene offerta, unita e trasformata dall’Economia della Salvezza.
Nell'area del Battistero sono stati rimossi i preesistenti gradini, segnando il pavimento con un inserto circolare di marmo azzurro. Il Fonte Battesimale, con una forma fortemente avvolgente e la conca dorata, si lega al dinamismo del mosaico a parete: delimitato da forti lastre di travertino 'spaccato' un fascio di luce irrompe dall’alto, dove una colomba rende manifesta nell’acqua l’azione salvifica della Grazia.