Santuario e Centro Congressi
'Maria Theotokos'
- LOCALIZZAZIONE
- Loppiano
Figline e Incisa Valdarno - Firenze - INCARICO
- Progetto Architettonico e iconografico
- COMMITTENTE
- Diocesi di Fiesole
- ANNI
- 1996 (Inizio progetto)
2004 (Dedicazione del Santuario)
"Umile e alta si eleva come fosse espressione naturale del luogo. Anche un gesto semplice sa essere pieno di grazia e ricco di significato. Così un’opera corale, realizzata nel centro del Movimento dei Focolari, si presenta con un disegno che, nella logica soave cui si ispira, esprime coerenza, unitarietà, continuità in tutti gli aspetti artistici e progettuali."
Il Complesso religioso 'Maria Theotokos', iniziata con gli scavi nel maggio del 2002, si è conclusa con la dedicazione il 29 ottobre 2004, nella celebrazione del 40° anniversario della cittadella di Loppiano.
E' ubicato nel Comune di Incisa in Valdarno, a 20 Km da Firenze, in una zona immersa nel verde e nelle cipressete
tipiche di queste terre. Obiettivo primario dei progettisti, sembra essere stato
in tale contesto l'inserimento dell'edificio nella natura circostante, pur nell'ampiezza
degli spazi richiesta dalla Committenza, la Diocesi di Fiesole: la struttura del Santuario,
con il suo campanile che contiene una Cappella Ecumenica e un appartamento, è parte di un
complesso polivalente che si sviluppa su più livelli, di cui i due più ampi sono quasi completamente
interrati, e comprendono un auditorium con altre sale e servizi collegati ove verranno ospitate
manifestazioni culturali e scientifiche di interesse nazionale ed internazionale.
L'idea progettuale del complesso è nata da un'ispirazione della scultrice Ave Cerquetti, ed è stata sviluppata nel progetto architettonico con l'équipe di architetti del Centro Ave Arte, Vita Zanolini, Elena Di Taranto e Iole Parisi, e nel progetto strutturale con gli ingegneri Natale Mazzoni e Giuliano Monaldi.
Il Santuario, realizzato anche grazie al contributo della Conferenza Episcopale Italiana, si inserisce nel più ampio contesto del 'Centro Internazionale di Studi ed Esperienze Sociali' di Loppiano, una sorta di 'Cittadella' non immediatamente identificabile perché diffusa in una molteplicità di edifici - storici, rurali e moderni - e di attività, volta a proporre a quanti vi soggiornano per periodi che variano da pochi giorni a due anni, la realizzazione di una società rinnovata da un profondo spirito di unità.
Nella scelta dei materiali il manto in rame verde che riveste la copertura, interamente realizzata in legno lamellare, si armonizza con la natura circostante. Per la copertura della falda triangolare del campanile è utilizzata una lega in metallo dorato. Le murature, in articolati movimenti curvi e inclinati, sono in pietra locale (Alberese) ricavata dagli scavi realizzati per le fondamenta. All'interno le travature principali in legno contribuiscono a convergere alla centralità del presbiterio e appoggiano sui pilastri rivestiti in pietra di Trani. La stessa pietra è utilizzata per la pavimentazione del presbiterio e del perimetro dell'aula Sacra, e per la pavimentazione a 'terrazzo veneziano' delle zone più ampie dell'aula sacra. I banchi sono stati realizzati nelle Filippine su disegno del Centro Ave Arte (curati come gli altri arredi da Patrizia Taranto) nella falegnameria del Movimento dei Focolari a Manila. L'accogliente sagrato, con l'ampia gradinata e le rampe laterali, realizzati in porfido, è in sintonia con l'architettura dell'edificio.