Ampliamento Chiesa 'San Giusto'
Sinigo - Bolzano
- LOCALIZZAZIONE
- Sinigo - Bolzano
- INCARICO
- Progetto iconografico
- COMMITTENTE
- Parrocchia San Giusto
- ANNI
- 1999 (Progetto)
2002 e 2005 (Inaugurazione)
L’esigenza di ampliare la storica chiesa parrocchiale di S.Giusto a Sinigo (Bolzano) ha trovato risposta in una interessante scelta progettuale: l’intervento, progettato dall’arch. Bruno Flaim di Bolzano, si è sviluppato alle spalle e accanto dell’edificio storico, lasciando a questo la chiara primogenitura nello spazio urbano e nella memoria collettiva. La grande vetrata che racconta la storia di questa comunità si pone come anello di connessione tra il vecchio e il nuovo, consentendo - anche all’interno della nuova aula liturgica - di leggere esattamente il confine tra le due strutture rendendole unite e complementari. Il portale di ingresso alla nuova aula risulta in questa soluzione volutamente arretrato rispetto alla chiesa antica, in modo da creare l'ampio sagrato laterale necessario alla vita della accresciuta comunità parrocchiale.
Altare, Ambone, Fonte Battesimale sono le opere realizzate dall’équipe del Centro Ave Arte, mentre sono opera di Ave Cerquetti le sculture del Risorto e della Desolata alle spalle dell’altare. Il Tabernacolo, inserito nel blocco di marmo scolpito dall’artista Edoardo Dini su bozzetto del Centro Ave, è una scultura in bronzo dell’artista coreana Hae Kyong Fiamma Han. Il significativo bassorilievo in legno a lato del presbiterio è opera dello scultore Peter Kostner di Ortisei: racconta con la teoria di Santi e Testimoni le radici carismatiche della chiesa locale.
Spicca tra le opere la grande vetrata, di cui riportiamo la descrizione fatta dall’artista portoghese Dina Figueiredo.
La vetrata, in vetro dalles, che affianca il campanile e il nuovo ingresso della Chiesa, rappresenta Sinigo nascente in un gioco figurativo–astratto di colori, nell'essenzialità delle forme e delle linee.
Al centro la vecchia Chiesa, affiancata dalla nuova, e la popolazione delle due etnie che unita converge ad esse.Il popolo, nel gioioso incontro, è segno di una comunità che vive oggi cercando di costruire ponti di convivenza e d’unità tra culture e storia diverse. La presenza sullo sfondo della casa colonica, il maso, e della fabbrica completano l’immagine di Sinigo con la sua storia. I colori della parte inferiore della vetrata, che richiamano l’acqua, ricordano il nome del torrente ‘Sinigo’ e la zona paludosa, dove si è lavorato con i piedi nell’acqua per rendere il luogo abitabile. Mentre nei caldi toni bruni, verdi e seppia richiamano la terra lavorata. Invece i colori luminosi della parte superiore, nel movimento diagonale ascendente, con la forza e la leggerezza della trasparenza, vogliono esprimere la Grazia e la potenza dello Spirito, dei "Cieli nuovi e terre nuove".