Titolo
provvisorio
- LOCALIZZAZIONE
- provvisorio
- INCARICO
- provvisorio
- COMMITTENTE
- provvisorio
- ANNI
- ---- (Inizio progetto)
---- (Inaugurazione)
"Se la nuova dimensione comunitaria della chiesa poggia sulle sue radici storiche e ne
diventa nuova fioritura, perchè non tentare anche nelle strutture edilizie la sfida di una
riconversione, di una evoluzione attualizzata degli spazi: un progetto di ristrutturazione che,
dialogando con rispetto e continuità con la memoria storica di cui l’edificio è testimone, possa
favorire le nuove esigenze della chiesa contemporanea."
I lavori di ristrutturazione
Lo studio condotto insieme agli attuali responsabili del Centro di Formazione ‘Vinea Mea’ ha messo in evidenza la necessità di dover adattare alcuni spazi della struttura storica, nata per una spiritualità di tipo ‘individuale’ e conventuale, alle esigenze di una vita più comunitaria e collettiva promossa dalla scuola sacerdotale che attualmente vi si svolge.
Oltre al restauro degli ambienti esistenti, il progetto comprende la realizzazione di un ampliamento interrato alle spalle dell’edificio, collegato alla parte antica mediante una copertura vetrata e il restauro degli antichi lavatoi, diventati cuore dell’atrio dei nuovi ambienti. Si sono così concentrate le funzioni più pubbliche della scuola al piano terreno, e le funzioni abitative e di soggiorno al livello superiore.
I principali interventi di recupero al piano terra hanno riguardato il restauro conservativo del refettorio antico, adibito a sala per riunioni, e la realizzazione - al posto delle cucine - della cappella per l’adorazione.
L'ampliamento
Nell’ampliamento sono stati realizzati la nuova aula di formazione, la biblioteca, la sala da pranzo con cucina, locali tecnici e depositi. Negli ambienti del primo piano, caratterizzati da tre lunghi corridoi a ‘C’ su cui si distribuiscono le celle conventuali e i blocchi dei servizi igienici comunitari, i lavori hanno portato alla realizzazione di un’ala destinata all’ospitalità, con celle dotate di servizi interni, e quattro unità abitative con soggiorni, camere e bagni, tali da consentire a gruppi di 6/8 sacerdoti di vivere insieme e condividere i momenti di dialogo particolarmente necessari alla formazione comunitaria e familiare che il Centro di Formazione promuove.
I lavori hanno lasciato inalterata la struttura storica dei corridoi, lavorando all’interno delle celle per collegarne alcune fra loro, e adibirne altre a servizi.