Parrocchia 'Sacro Cuore di Gesù'
Chiesa e Salone Comunitario
- LOCALIZZAZIONE
- Statte - Taranto
- INCARICO
- Progetto Architettonico e iconografico
- COMMITTENTE
- Arcidiocesi di Taranto
- ANNI
- 2016 (Inizio progetto)
2022 (Dedicazione)
Statte, ex frazione del Comune di Taranto, è il Comune più giovane della provincia. Tra gli anni '60 e '80 ha visto triplicare il proprio patrimonio edilizio, sviluppando un’ampia periferia carente di spazi collettivi qualificati. In questo contesto la Nuova Chiesa rappresenta un segno di forte identità, l'occasione di generare uno spazio collettivo con il carattere sacro del luogo di preghiera e l’apertura tipica di un centro naturalmente aggregativo.
IL PROGETTO
Il progetto nasce come completamento delle strutture degli anni '80, con l'obiettivo di realizzare una nuova chiesa e trasformare la chiesa esistente in salone comunitario. Nel percorso di condivisione con la comunità emerge la nuova e coraggiosa scelta di una ristrutturazione urbanistica, che mette in campo la demolizione dell'esistente: la nuova chiesa viene così a porsi con il fronte principale su Via delle Sorgenti, arretrato, in modo da offrire alla città una nuova piazza, e viene progettato anche un nuovo salone comunitario con alcuni uffici, come cerniera tra i locali per la pastorale esistenti e il nuovo luogo di culto.
A partire da questa importante decisione, che ha visto partecipe l’intera comunità, è continuato un importante e proficuo percorso di lavoro condiviso tra i progettisti e il consiglio parrocchiale per arrivare al progetto definitivo.
Il progetto dell'Aula Liturgica si ispira al tema del Sacro Cuore, a cui è dedicata la chiesa: è caratterizzato dal movimento delle pareti che avvolgono l’Aula, circondandola e generandone lo spazio a pianta centrale; tre anelli si intersecano l'uno nell'altro, simbolo del movimento eterno dell'Amore nella Trinità. In asse con l’altare le pareti si uniscono generando la croce che accoglie la scultura lignea del Crocifisso, espressione culmine dell’Amore Trinitario.
L’ampio portale vetrato e luminoso si fa eco di questo movimento verso l'esterno: la scultura in bronzo dell'entrata circonda la croce con un volo di uccelli, simbolo della Resurrezione e della vita.
LA CUPOLA
La cupola rappresenta la volta celeste, simbolo della città santa che scende dal cielo intrinsecamente legata a quella terrena: la raggiera delle travi in legno lamellare convergenti nell’oculo centrale ha suggerito di evidenziare questa dimensione simbolica ponendovi al centro la Colomba, segno della presenza dello Spirito Santo.
L’anello delle finestre che scandiscono il tamburo illumina l’aula sacra dall’alto, segno della presenza divina che si diffonde su tutta l’umanità.
L’impianto circolare, evidenziato anche dalla pavimentazione, definisce lo spazio dell’aula liturgica e del presbiterio: Cristo presente nel popolo di Dio celebra insieme al ministro che presiede.
I LAVORI
I lavori si sono svolti in due fasi: la prima ha avuto come oggetto la realizzazione del salone parrocchiale sul terreno libero, la seconda ha visto la demolizione della chiesa esistente e la realizzazione della nuova aula liturgica, in modo da garantire la continuità nello svolgimento di tutte le funzioni parrocchiali.
La fattiva e desiderata collaborazione tra Committenza, Progettisti e Direzione Lavori ha consentito di superare man mano gli immancabili imprevisti di cantiere e gli affinamenti del lavoro, nonchè di attraversare la tempesta della pandemia e della crisi economica, permettendo di raggiungere un risultato curato fino all’ultimo dettaglio.
LA VETRATA ‘LAUDATO SI’
(Laudato Si 3, 100)
La Creazione si rinnova nell’accogliere la Trinità raffigurata dal Sole, dalla Croce, dalla Colomba. Il sole, con i suoi raggi irradia la luce divina su cielo, mare e terra, permeando e sostenendo la creazione. La croce contiene in sé il simbolo dell’albero della vita, il germoglio della radice di Jesse, segni della nuova creazione in Cristo. Lo Spirito Santo aleggia sulle acque e si pone come legame d’Amore tra il Padre e il Figlio.
IL CROCIFISSO
Il Crocifisso nel movimento del corpo e nel volto esprime mansuetudine e dolcezza: qui il Cristo sofferente, ‘Christus patiens’, è ritratto nell’atteggiamento di docile obbedienza al Disegno divino del Padre. ‘Colui che vuole onorare veramente la passione del Signore deve guardare con gli occhi del cuore Gesù Crocifisso, in modo da riconoscere nella sua carne la propria carne’.
IL SACRO CUORE
‘Nel Cuore pertanto del Salvatore nostro vediamo in qualche modo riflessa l’immagine della divina Persona del Verbo, come pure l’immagine della sua duplice natura, l’umana cioè e la divina; e vi possiamo ammirare non soltanto il simbolo ma anche, per così dire, la sintesi di tutto il mistero della nostra redenzione’.
SANTA MARIA DEL CAMMINO
L’immagine è ispirata all’iconografia antica della Madonna Odigitria (dal greco bizantino = colei che conduce mostrando la direzione, colei che indica la retta via).
Maria si presenta qui come il “capolavoro della creazione”, creatura prediletta dall’Amore di Dio e da Lui scelta per essere Sua Madre. Nelle sembianze è la giovane ragazza di Nazareth che custodisce e porge all’umanità Gesù Bambino, presentandolo come la ‘Via’ da seguire nel nostro cammino di salvezza: chi va verso di lei incontra non lei ma Suo Figlio Gesù. La sua posa non è statica, cammina con noi, accanto a noi accompagnandoci in ogni tappa della nostra vita. Il braccio destro steso in posizione di accogliere, esprime la sua tenerezza materna che si estende a ogni uomo e al tempo stesso ci insegna a far spazio a tutti coloro che Dio ci mette accanto senza distinzioni di persona. Il manto azzurro, colore del Cielo, esprime che la natura umana di Maria è avvolta dal divino, prescelta tra le creature per questa grandissima missione.
LA VIA CRUCIS
La Via Crucis è realizzata con pannelli in mosaico, ceramica e pietra. La croce è sempre evidenziata dalla presenza delle tessere dorate, segno del valore della sofferenza: in quella croce è raffigurato il peso del dolore di tutta l’umanità che da quel momento avrà un nuovo e straordinario valore corredentivo. Particolarmente significativa è la presenza, in quasi tutte le stazioni, dell’umanità che coralmente assiste alle tappe del cammino di Gesù verso il Calvario: è l’umanità intera che condanna, è l’umanità intera che soffre, è l’umanità intera che attende, accanto al sepolcro, l’alba della Resurrezione.
IL PORTONE
Una croce avvolta dalla primavera della Resurrezione è il tema cristologico scelto per il portale di ingresso. Gesù è la porta attraverso cui passiamo per incontrare il Padre: dalla croce che campeggia sul portale si sprigiona il movimento dello Spirito e nel volo degli uccelli si legge la potenza della Resurrezione che rinnova l’umanità e l’intera creazione, ricapitolata in Gesù.
COMMITTENZA
Mons. Emanuele Tagliente - Vicario Episcopale per gli Affari economici
Don Giovanni Agrusta, Parrocchia Sacro Cuore - Statte
Liturgista: Don Marco Gerardo
Consiglio Pastorale Parrocchiale e Comitato Chiesa
PROGETTO
arch. Elena Di Taranto - arch. Chiara Signorino - arch. Patrizia Taranto - arch. Eleonora Ferrini
Progetto Strutturale: Area Engineering, Ing. Andrea Tellini - ing. Alessandro Bondi - San Giovanni Valdarno (AR)
Direzione Lavori: ing. Gianfranco Tonti - Studio Associato ST.AR.T. - Taranto
OPERE ARTISTICHE
Sculture: Peter Kostner - Ortisei (BZ) e Federica Cavallin - Predazzo (TN)
Opere in Pietra: Ateliers Romeo - Trani (BT)
Vetrate: Tocchi di Colore - Offanengo (CR)
Mosaici: La Musa Mosaici - Castelgandolfo (RM)
Opere in Bronzo: Fonderia Del Giudice - Greve in Chianti (FI)
OPERE EDILI